Omaggio a Gibì Fabbri: busto e piazzetta a San Pietro in Casale

Dieci anni fa, il 2 giugno 2015, si spegneva a 89 anni il genio ruspante, ma inimitabile di Gibì Fabbri. L’allenatore con la saggezza impastata nella terra della sua San Pietro in Casale e con idee di calcio solide e innovative, che lo portarono, nel 1977-78, a guidare il cosiddetto ‘Vicenza dei miracoli’ di Pablito Rossi a uno storico secondo posto in serie A alle spalle della Juve. E che lo avrebbero portato nel 1986-87 anche alla guida del Bologna, nell’interregno tra Vincenzo Guerini e Gigi Maifredi. Domani, poco dopo le 11, la sua Poggetto gli renderà omaggio, intitolandogli una piazzetta e inaugurando un busto che lo ritrae, opera della scultrice Laura Zizzi. Tutto nasce da quel vulcano di idee e di passione che risponde al nome di Marco Dall’Olio, collezionista di cimeli, ma soprattutto di anime, e rabdomante di un’idea romantica di calcio che sopravvive nelle sue interminabili chiacchierate con l’amico di una vita, Eraldo Pecci.

"Sono stati i figli di Gibì a chiedermi di fare qualcosa in ricordo del padre", dice Dall’Olio che già nel 2011 aveva dedicato una mostra a Fabbri a San Pietro in Casale, celebrando le virtù di un tecnico che oltre le sponde del Reno, ovvero sulla panchina della Spal, ha firmato pagine indelebili. Con l’aiuto di Michele Bertazzini Dall’Olio adesso ha allestito una piccola mostra fotografica che ripercorrerà alcuni flash della carriera di Gibì.

Il tutto all’ombra della chiesa di San Giacomo del Poggetto, a due passi dalla vecchia casa dell’allenatore, dove avevano bottega papà Francesco e mamma Gilda, la ‘Gialda’ che sapeva fare tutto e che sopravvive in un detto del posto, "xa vut cupier la Gialda?"’ che si dice a chi si fa carico di mille faccende. "Xa vut cupier Gibì?" Impossibile. Domani lo celebreranno con busto e piazzetta il sindaco di San Pietro in Casale, Alessandro Poluzzi, i figli di Gibì, Elena, Giulio e Giorgio, Dall’Olio e i suoi grandi amici rossoblù, Eraldo Pecci e Franco Colomba.

Massimo Vitali