Festa al Dall'Ara: De Silvestri alza la Coppa tra fuochi e musica di Lucio Dalla

Al Dall'Ara, De Silvestri celebra la vittoria con fuochi d'artificio e Lucio Dalla, mentre Saputo riceve applausi.

di MASSIMO VITALI
25 maggio 2025
Al Dall'Ara, De Silvestri celebra la vittoria con fuochi d'artificio e Lucio Dalla, mentre Saputo riceve applausi.

Al Dall'Ara, De Silvestri celebra la vittoria con fuochi d'artificio e Lucio Dalla, mentre Saputo riceve applausi.

I fuochi d’artificio, la colonna sonora dell’immancabile Lucio, De Silvestri che alza la Coppa sul palco allestito al centro del campo e uno stadio intero che si spella le mano, antipasto della sfilata del pullman per le vie della città che andrà in scena questo pomeriggio.

E’ qui la festa. In un Dall’Ara ancora tramortito dal primo tempo choc col Genoa e tuttavia desideroso, al novantesimo, di consumare una festa annunciata e meritata. Una festa che ha avuto un preludio obbligato, qualche istante prima del calcio d’inizio: il minuto di silenzio ‘doppio’, dedicato alla memoria degli scomparsi Bruno Capra e Nino Benvenuti. C’è gloria anche per Saputo, che nel pre gara va a prendersi l’applauso della curva quando si avvicina alla balaustra in cui sventola una bandiera del Canada.

"Ohi ohi ohi Joey Saputo uno di noi", scandisce la Bulgarelli. "Chi la fa l’aspetti..." recita uno striscione e chissà che non sia un messaggio in codice (nemmeno troppo cifrato) rivolto a chi nel giorno del trionfo all’Olimpico ha lasciato a piedi trecento persone per la storia dei pullman fantasma.

A sorpresa spunta un pensiero in forma di striscione anche per Sartori: ‘Onore al Cobra di Lodi’. Ma il cobra è il Genoa, che morde sul collo per tre volte il Bologna prima dell’intervallo: qualche sporadico, ma percepibile, fischio quando le squadre fanno rientro nello spogliatoio. Fischi contro l’arbitro nella ripresa e poi, malgrado l’1-3, carezze per tutti.

Uno però più di tutti: Italiano. Uno stadio intero, dopo che i calciatori ad uno ad uno a fine gara salgono sul palco, gli dedica un coro che sa tanto di ‘Vincenzo non pensarci nemmeno a lasciarci’. Lui ringrazia ed è il ritratto della felicità. Salgono al cielo i fuochi d’artificio mischiati alle note di Dalla. ‘La sera dei miracoli’ ormai è un classico e ‘L’anno che verrà’ sembra quasi un presagio di rinnovo di contratto. Vero Vincenzo?

Massimo Vitali

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